La Valle del Sele

Caposele, Calabritto, Senerchia, Oliveto Citra

Comune di Caposele

Distanza da Senerchia Km 15,5 - tempo di percorrenza circa 20 minuti
COME ARRIVARE DA SENERCHIA:
IN AUTO: autostrada A3 SA-RC, uscita Contursi Terme, proseguire per Fondo Valle Sele, uscita SP261. Da Senerchia immettersi sulla SP92, quindi proseguire sulla SP261.
IN TRENO: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Lioni che dista 22 Km.
COME ARRIVARE DA AVELLINO:
IN AUTO: da Avellino il Comune è raggiungibile attraverso la strada SS7 Ofantina uscita 3a allo svincolo SPexSS91, oppure da Salerno: autostrada A3 Sa-Rc - Uscita Contursi - Fondo Valle Sele – Caposele. Da S. Angelo dei Lombardi: uscire da S. Angelo dei Lombardi, attraversare Lioni, prendere la S7 e continuare fino all’uscita di Caposele.
IN TRENO: si può utilizzare la linea ferroviaria Avellino - Rocchetta Sant'Antonio (la stazione ferroviaria più vicina è quella di Lioni) ricordandosi però che tale tratta è un ramo secco delle Ferrovie dello Stato, ora Trenitalia S.p.A. e pertanto occorre informarsi dettagliatamente
COSA VISITARE:
Nell’antico regno delle acque, Caposele si caratterizza, oltre che per la presenza delle sorgenti del Sele - fiume a cui è profondamente legata la storia di tutto il territorio - anche per il culto di San Gerardo Maiella.
L'area, ai piedi del monte Paflagone, da cui nasce il fiume Sele, è particolarmente pittoresca. Qui il verde è dominante e la natura conserva la sua incontaminata identità; qui le acque delle sorgenti carsiche alimentano l'acquedotto più lungo del mondo e il terzo per entità di portata (pari a 5,5 mc/sec), noto come "Acquedotto Pugliese".

L’acquedotto nasce a Caposele e termina a Santa Maria di Leuca con una cascata incorniciata in una scala monumentale. Caposele è caratterizzato da una fervente spiritualità, connessa alla figura di San Gerardo Maiella. Il paese è collocato ai piedi del monte Paflagone, dove si trova la fonte principale del fiume Sele, fiume a cui è profondamente legata la storia di tutto il territorio. Difatti il fiume Sele è già citato da Virgilio nelle Georgiche, successivamente anche da Plinio il Vecchio e Strabone. Il santuario di San Gerardo Maiella sorge sulla collina di Materdomini. Fino al 1700 Materdomini è stata una piccola frazione di poche decine di anime. La fama di questo luogo si deve a San Gerardo Maiella che qui giunse nel 1754 presso il convento dei frati Redentoristi. A Materdomini, il Santo si dedicò con infinita devozione ad alleviare le pene dei poveri. L’antico santuario era in stile neoclassico a croce latina e a tre navate. La flebile luce che filtrava dai finestroni istoriati rendeva l'ambiente suggestivo e denso di sacralità. Purtroppo, però, il terribile terremoto del 1980 ha distrutto tutto. Il nuovo Santuario è stato riaperto al culto nel 2000. Al suo interno sono custodite alcune opere d’arte di grande pregio, come un Cristo in bronzo, i pannelli dell’Annunciazione, la Cena in Emmaus, la Resurrezione e Maria Madre della Chiesa. Chiesa di San Vito, situata a poca distanza da Caposele e Materdomini. Per accedervi bisogna risalire i disordinati scalini intagliati nella roccia danneggiata dal sisma del 1980 e ristrutturata in alcune sue parti; è stata riaperta al pubblico dopo ben 18 anni.
CONSIGLI UTILI:
Il Castello Medioevale, di cui oggi restano sono alcuni ruderi ed il torrione.
Caposele è terra di olio, come tutta la Valle del Sele, quindi luogo ideale per acquistare questo prodotto tipico.
Bosco Difesa
Aree picnic all’ombra di una faggeta. D’estate si tengono concerti di musica jazz e sagre all’aperto.
È possibile visitare l’acquedotto solo su autorizzazione dell’Acquedotto Pugliese S.p.A. – Bari.
ALTRO DA VEDERE:
Santuario di San Gerardo
È possibile visitare la chiesa nuova, la vecchia basilica di recente restaurata e il convento con un chiostro. All’interno del santuario vi è un museo con testimonianze della vita del santo. È sempre aperto e l’ingresso è gratuito. Le fresche e scintillanti acque delle sorgenti carsiche con una portata di 4.000- 5.500 1. L al secondo, alimentano l'acquedotto più lungo del mondo, noto come "Acquedotto Pugliese".
MANIFESTAZIONI:
Fiera di Santa Lucia, il 13 maggio di ogni anno, il solito mercato dl paese s’ingrandisce sino a riempire tutte le strade tanto da diventare una vera e propria fiera. Si festeggia in questo giorno Santa Lucia anticipandone la ricorrenza dal mese di dicembre a maggio.
Festa San Vito - 15 giugno
S. Lorenzo , santo patrono - 10 agosto.
Ferragosto Caposelese - 9 - 20 agosto
S. Gerardo - prima domenica di settembre e 16 ottobre
Fiera Natività della Vergine - 8 settembre
Altro appuntamento di rilievo è il “Christian Music Award San Gerardo Maiella” (agosto), rassegna internazionale artistico-religiosa che premia un cantante lirico che si distingue particolarmente per impegno cristiano. 

Comune di Calabritto

ITINERARIO 5: CAPOSELE (MATERDOMINI) – CALABRITTO
Distanza da Caposele Km 7,9 – tempo di percorrenza 12 minuti.
COME ARRIVARE:
Per Caposele. Da Avellino il Comune è raggiungibile attraverso la strada SS7 Ofantina uscita 3° allo svincolo SsexSS91, oppure da Salerno: autostrada A3 Sa-Rc – Uscita Contursi – Fondo Valle Sele – Caposele. Da Sant’Angelo dei Lombardi: uscire da S. Angelo dei Lombardi, attraversare Lioni, prendere la S7 e continuare fino all’uscita di Caposele.
IN AUTO: Avellino: Il Comune è raggiungibile attraverso la strada 7 Ofantina, uscita Calabritto.  Da Caposele: Uscire da Caposele, continuare su SP130 poi su SS 165 e infine girare su SP261.
IN TRENO: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Contursi sulla linea Salerno-Contursi.
COSA VISITARE:
A Calabritto, il Santuario della Madonna della Neve è collocato su un ampio terrazzo naturale a circa 800 m di altezza. Maria SS. della Neve è festeggiata il 5 agosto, giorno in cui, secondo la leggenda, la Madonna fece nevicare nel luogo dove ora sorge il suo santuario. Annessa all’edificio di culto vi è una struttura rustica, una volta convento ed oggi luogo di ritiro e di ristoro per chiunque voglia contemplare le meraviglie naturali della Valle del Sele. La Chiesa e la grotta della Madonna del Fiume sono ubicate nella zona montuosa adiacente il Monte Cervialto. Si trovano in un luogo incantevole entro il quale continua ancora oggi la formazione di quel manto calcareo che dà origine alle stalattiti. Calabritto, con i monti e le sue acque è una meta ideale per chi vuole trascorrere un periodo lontano dallo stress quotidiano, recuperando la forma fisica e mentale in un’atmosfera armoniosa e rilassante, un’oasi di piacere e di tranquillità.
Da non perdere il borgo della frazione Quaglietta.
Santuario Madonna della Neve, luogo profondo, spirituale, è collocato su un ampio terrazzo naturale a circa 800 metri di altezza da cui domina la sottostante valle bagnata dal Sele.
Elemento di comunione tra presente e passato, Maria SS della Neve è festeggiata il 5 agosto, il giorno in cui secondo la leggenda la Madonna fece nevicare in quel posto dove ora sorge il suo santuario.
Annessa al santuario vi è una struttura rustica, una volta convento ed oggi luogo di ritiro e di ristoro per chiunque voglia contemplare le meraviglie naturali della Valle de Sele.
Chiesa di Santa Maria di Grienzi, è una caratteristica chiesetta collocata a circa 6 km da centro, posta ai piedi di un costone roccioso.
È un luogo tranquillo ed emozionante che ricorda senza dubbio la vita semplice di un tempo. La Madonna viene festeggiata il 4 luglio dal popolo calabrittano.
Chiesa e grotta della Madonna del Fiume, nella zona montuosa adiacente il Monte Cervialto, si trova la grotta della Madonna del Fiume. Un luogo incantevole entro il quale continua ancora oggi la formazione di quel manto calcareo che dà origine alle stalattiti.
All’interno della grotta è situata la chiesetta della Madonna del Fiume. Secondo una credenza popolare di origine pagana, se una donna in attesa di un bambino beve l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella le sarà assicurata abbondanza di latte.
È spettacolare la visione del paese dominato dal castello sulla roccia.
CONSIGLI UTILI:
Il Castello Medioevale, di cui oggi restano sono alcuni ruderi ed il torrione.
Caposele è terra di olio, come tutta la Valle del Sele, quindi luogo ideale per acquistare questo prodotto tipico.
Bosco Difesa
Aree picnic all’ombra di una faggeta. D’estate si tengono concerti di musica jazz e sagre all’aperto.
È possibile visitare l’acquedotto solo su autorizzazione dell’Acquedotto Pugliese S.p.A. – Bari.
ALTRO DA VEDERE:
Castello di Quaglietta (frazione di Calabritto)
Sorge nel cuore del paese su uno spuntone di roccia che si innalza al centro della valle. Il castello, anche noto come "Rocca", costituì un fortilizio edificato in epoca normanna.
Attualmente può essere visitato tutti i giorni, prenotando una visita guidata presso la sede della Pro Loco “Aquae Electae” – Piazza San Nicola – Quaglietta tel 329/7319225
MANIFESTAZIONI:
Festa di Sant’Antuono - 17 gennaio
Festa di San Giuseppe con l’accensione dei classici falò durante la serata - 19 marzo
Premio di fotografia Warner Bischof – Il “Flauto D’Argento” Borgo Medioevale – Quaglietta (giugno)
Sagra dello “Zenzifero”- Quaglietta - 18 / 19 agosto
Scopro il Borgo – Quaglietta – I ragazzi della scuola media diventano guide turistiche del loro paese – inizio giugno
Festa dell’ammalato e del Volontariato – fine agosto

Comune di Senerchia

Distanza da Oliveto Citra Km 8,7 – tempo di percorrenza 18 minuti.
COME ARRIVARE:
IN AUTO: da Salerno A3 SA-RC, uscita Contursi Terme. Proseguire per Fondo Valle Sele, uscita Quaglietta-Senerchia
IN TRENO: La stazione FS più vicina è quella di Contursi Terme sulla linea Salerno – Contursi, sono garantiti collegamenti giornalieri con Salerno.
COSA VISITARE:
Nel cuore della verde Irpinia sorge Senerchia, dove i ruderi del castello romano, in seguito roccaforte bizantina e poi longobarda - si stagliano maestosi sulla sommità di una rupe che domina la valle sottostante. Attorno alla roccaforte i resti del borgo medievale, che si costituì tra il XII e il XIII secolo.
II Parco intercomunale del Monte Polveracchio nel territorio dei comuni di Campagna (SA) e Senerchia (AV) e comprende due distinte oasi: l'oasi "Monte Polveracchio" istituita nel 1988, di circa 200 ettari e l'oasi "Valle della Caccia", istituita nel 1992 di oltre 450 ettari. Entrambe le oasi sono gestite dal WWF Italia in base ad una convenzione con i Comuni di Campagna e Senerchia.
L’Oasi “Valle della Caccia” è collocata a 3 Km dal centro di Senerchia, ed è caratterizzata dalla presenza di molte piante rare come l’Erica Terminalis e l’Acer Lobelii; sulle rupi e nelle boscaglie, si trovano il Pino Nero, ornelli e sorbi montani, nelle radure crochi, viole, ranuncoli e tante specie di orchidee. Il patrimonio faunistico vede la presenza del lupo, del gatto selvatico, della volpe e del cinghiale.
Nel parco vivono tante varietà di uccelli: falconiformi, galliformi, corvidi, passeriformi, piciformi come il raro Picchio nero. Nel patrimonio ittico ha notevole importanza la Trota Fario che vive nel ruscello Acquabianca.
CONSIGLI UTILI:
Da vedere all’interno dell’oasi è sicuramente la cascata, che originata da un torrente, scende in una spaccatura del monte, dalle pendici di una roccia sfagliata alta trenta metri e circondata da poderosi alberi. La visita dura circa un’ora.
ALTRO DA VEDERE:
Castello di Senerchia, ridotto oggi a rudere, è posto sullo sperone roccioso del monte Croce dal quale si può godere una splendida vista.
MANIFESTAZIONI:
Sagra del Maiale
La sagra del maiale di Senerchia nasce nel 1989 come iniziativa spontanea per ritrovarsi in piazza e festeggiare un classico rito invernale: l'uccisione del maiale.
Febbraio/ marzo, a cura della Pro Loco

Comune di Oliveto Citra

Distanza da Campagna Km 18,3 – tempo di percorrenza 29 minuti.
COME ARRIVARE:
IN AUTO: da Salerno percorrere autostrada SA-RC A3 direzione RC uscita Contursi Terme percorrere la SS 91 Ofantina uscita di Oliveto Citra. Da Campagna procedere in direzione sud verso SP31, proseguire, quindi, su SP153 e SP9.
IN TRENO: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Contursi Terme sulla linea Salerno-Battipaglia-Potenza.
COSA VISITARE:
Come molti paesi della Alta Valle del fiume Sele, Oliveto Citra ha una struttura urbanistica tipica del periodo medievale: il centro abitato è cresciuto attorno al Castello Guerritore che domina dall'alto la città e domina, altresì, la vallata che si stende ai suoi piedi, in una posizione panoramica che ha favorito, fin dall’antichità, il controllo di un importante nodo viario che, attraverso la sella di Conza metteva in comunicazione le valli dell´Ofanto, del Sele e del Calore, permettendo il passaggio dall´Adriatico al Tirreno.
Piano Canale: l’area è anche il punto di partenza per due itinerari molto suggestivi; uno per "la Raia", estrema cima del monte Riparossa, da dove si può ammirare tutto il panorama della Valle del Sele; altro itinerario è quello che porta fino ad una grotta, non molto grande, ma singolare già dal suo ingresso, in quanto si entra quasi distesi. Entrambi i sentieri sono percorribili all'incirca in 2h e 1/2, compresa la sosta.
Località Piceglia: adiacente alla Chiesa omonima; possibilità di pic-nic a 2 Km dal centro abitato.
Località Civita: di sicuro interesse è la visita all'anfiteatro del V sec. nel mezzo dell'area archeologica; possibilità di pic-nic a 700 m dal centro abitato.
Fiume Sele: flora e fauna di rara bellezza popolano le acque e le rive del fiume. Possibilità di pic-nic a 1 Km dal centro abitato.
Località Volpacchio: sorgenti di acqua e percorsi natura  
CONSIGLI UTILI:
Per percorrere agevolmente i due itinerari che partono da Piano Canale è opportuno munirsi di scarponcini adeguati e di un bagaglio leggero.
ALTRO DA VEDERE:
Castello Guerritore: sede del Museo Archeologico dell'Alta Valle del Sele. Orari per le visite al Museo Archeologico: è aperto tutto l'anno escluso il giorno di Natale e di Capodanno.
MANIFESTAZIONI:
Festa della Madonna di Loreto, con la caratteristica presenza dei falò lungo il percorso della processione (ultima domenica di luglio).
"Agosto Olivetano"- manifestazione culturale; festa di Santa Maria de Faris, gastronomia e rappresentazioni popolari in località Casale (agosto)
Manifestazione culturale "Sele d'Oro"; mostra di antiquariato "Antico in Piazza" settembre
Sagra dell'Uva e Rassegna Nazionale del Folklore primo weekend di ottobre.