Il Monte Tuoro

Sorbo Serpico, Chiusano San Domenico, Castelvetere, Montemarano

Comune di Sorbo Serpico

Comune di SORBO SEPICO (Av)
Distanza da Atripalda 9,8 Km – tempo di percorrenza 12 minuti circa.
COME ARRIVARE:
IN AUTO: da Avellino: percorrere via Francesco Tedesco e proseguire per Atripalda. Da Atripalda immettersi nella SS7 Ofantina, uscita S. Potito/Sorbo, quindi seguire la SP16.
IN TRENO: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Salza Irpina, che dista circa 1 Km.
IN AUTOBUS: è raggiungibile mediante autobus di autolinee pubbliche G.T. I., sulla linea Avellino-Volturara Irpina con collegamenti per Avellino.
COSA GUSTARE:
Sorbo Serpico, un incantevole paesino a soli 10 km di distanza da Avellino, sapientemente ricostruito dopo il sisma del 1980, merita una sosta gourmet: è Città del Vino, tappa delle Strade dei Vini e dei Sapori dell’Irpinia, nonché Città della Pace. Va ricordato che una presenza caratterizzante il territorio comunale è costituita dalle sorgenti di acqua potabile "Saliceto e Titomanlio" che in tempi remoti alimentavano il lago di Saliceto. Successivamente vennero eseguite opere di ampliamento della sorgente e completato l'acquedotto sussidiario di Avellino, che da Sorbo porta l'acqua di Saliceto a vari comuni della provincia.
Sorbo Serpico è il luogo ideale per gustare il pregiatissimo vino bianco “Fiano di Avellino” DOCG., dal sapore inconfondibile e dal profumo intenso e persistente, prodotto in luoghi con caratteristiche geografiche uniche ed incontaminate.
Ottime le zuppe di legumi, in particolare di lenticchie, e il baccalà cucinato secondo antiche ricette.
COSA VISITARE:
Prima di tutto si consiglia di concedersi una rilassante passeggiata nel centro storico nella sua globalità.
Palazzo Brancaccio è caratterizzato da uno splendido portale, un cortile chiuso finemente lastricato, un tempo collegato internamente alla Cappella della SS Annunziata. Questa, a navata unica, era originariamente coperta da soffitto a cassettoni ligneo al centro del quale era collocata una tela di grandi dimensioni; inoltre, sulle pareti interne erano posti 4 dipinti di ottima fattura, uno dei quali attribuito alla scuola del Solimena.
Nel Parco archeologico è possibile ammirare, tra l’altro, i resti di un castello medievale.
Nella Chiesa dei SS Nomi di Gesù e Maria, l'attuale intervento di restauro e consolidamento, reso necessario per i notevoli dissesti causati dall'ultimo evento sismico, ha inteso ripristinare l'originale disegno architettonico stravolto e perturbato da interventi giustificati dal punto di vista strutturale.
CONSIGLI UTILI:
Laboratori del gusto, corsi di cucina, degustazioni, master of wine, dibattiti: un percorso di ricerca della qualità, da poter e dover toccare con mano.
ALTRO DA VEDERE:
La Chiesa della Madonna della Neve è situata su di una collina che domina il centro abitato; al suo interno è da segnalare un affresco dal particolare interesse artistico.
MANIFESTAZIONI:
Festa di S. Antonio - 13 giugno
Festa di S. Maria della Neve - 5 agosto
Festa di San Rocco - 16 agosto
Festa di San Martino - 11 novembre
Festa di Santa Lucia - 13 dicembre
Sagra della coccetella e della cucina del territorio - prima decade di agosto, in occasione di questa sagra, giunta alla sua XXXI edizione, è possibile gustare una squisita pasta casereccia ed ottimi vini.
Sagra della castagna e del vino novello - è possibile gustare molti piatti tipici locali: “maccaronara e fasuli, maccaronara co lo sugo, pasta fatta a mano, rape e patane, carne re porco co’ peparuli e patane” - 1ª decade di Novembre.

Comune di Chiusano San Domenico

Comune di CHIUSANO SAN DOMENICO (Av)
Distanza da Volturara Irpina 9.7 Km – tempo di percorrenza 14 minuti circa.
COME ARRIVARE:
IN AUTO: da Avellino: il Comune è raggiungibile attraverso la S7 Ofantina, uscita Chiusano San Domenico. Da Volturara Irpina: immettersi nella S7 Ofantina e proseguire per la SP 39.
IN AUTOBUS: è raggiungibile mediante numerose corse delle autolinee pubbliche Air.
COSA GUSTARE:
Il territorio è particolarmente ricco di fresche e limpide sorgenti: Pila, S. Agata, Acqualemma, Fontana. Fiorente è l’allevamento di bestiame in particolare pecore e mucche. Fra i prodotti tipici fanno spicco i formaggi e gli insaccati, i fagioli e le patate del Piano di S. Agata, le fragoline di bosco.
Tra le tipicità di Chiusano San Domenico vanno ricordate le coccetelle al ragù così chiamate dalla caratteristica forma a “cocci” degli gnocchetti lavorati a mano. Si tratta di un caratteristico primo piatto dalle remote origini e dai tempi di preparazione lunghi: 6 ore almeno, tra la lavorazione della pasta e la preparazione del ragù. Questa ricetta viene destinata soprattutto al pranzo domenicale ed ai giorni di festa. Da provare i “mugliatielli”: interiora di agnello fritte e aromatizzate con aceto.
COSA VISITARE:
La Chiesa di San Domenico si trova sulla strada che conduce all'omonimo monte e conserva alcuni affreschi settecenteschi e la “Tomba della nobile Principessa Maria Carafa”.
La Chiesa del Rosario, edificata nel XIX secolo, conserva 2 meravigliose tele raffiguranti "L'Assunta con S. Luca" e "La Vergine".
ALTRO DA VEDERE:
Di grande interesse è l’eremo di Santa Maria della Valle, fondato da San Guglielmo da Vercelli intorno al 1230, in quanto importante testimonianza del monachesimo “guglielmino” in Irpinia.
MANIFESTAZIONI:
Festa di San Michele Arcangelo - santo patrono – 7/8 maggio
Festa di Santa Rita - 22 maggio
Festa di Santa Croce - Pentecoste
Sagra dell'acqua lemma - giugno
Festa di Sant'Antonio di Padova - luglio
Festa della Montagna - 1ª decade di agosto
Sagra della Castagna - ottobre

Comune di Castelvetere

COME ARRIVARE:
IN AUTO: il Comune è raggiungibile attraverso la strada S7 Ofantina uscita Castelvetere.
IN TRENO: si può utilizzare la linea ferroviaria Avellino - Rocchetta Sant'Antonio, ricordandosi però che tale tratta è un ramo secco delle Ferrovie dello Stato, ora Trenitalia S.p.A. e pertanto occorre informarsi dettagliatamente.
COSA VISITARE:
Castelvetere è uno dei pochi borghi medioevali dell’Irpinia che ha conservato il suo aspetto originario nonostante il disastroso sisma del 1980. Il suo centro storico, dopo decenni di completo abbandono, è oggetto di un’imponente opera di recupero e valorizzazione. Il Borgo, attualmente gestito dall'Amministrazione Comunale, è stato ricostruito grazie al programma "Villaggi delle Tradizioni". Una visita consente il parziale ma intenso recupero della memoria di tanti borghi irpini cancellati per sempre dal terremoto.
La Chiesa di S. Maria delle Grazie risale al XVII sec; al suo interno sono da segnalare il Trittico del ‘400 raffigurante la “Madonna con i santi Giovanni Battista ed Evangelista” e la “Madonna delle anime del Purgatorio” del pittore Matteo Vigilante.
Nella piazza all'ingresso del paese, dopo il viale alberato, si trova la Fontana dello zoppo, realizzata in pietra locale e alimentata da abbondanti acque sorgive. Poco fuori dal paese sorge, invece, la Fontana del Mulinello, in cui venivano convogliate, fino a qualche decennio fa, le acque del vallone.
Sulla cima del colle su cui si erge Castelvetere si trova il Castello medievale, attualmente soffocato dallo sviluppo edilizio circostante.
Evento di grande importanza è il Carnevale Castelveterese, risalente all’anno 1683. Numerosi carri allegorici sfilano per il paese al ritmo di tarantella. Nell’occasione vengono allestiti stand gastronomici.
Attualmente il borgo è dotato di 40 alloggi ed è attrezzato per la ristorazione: un’occasione da non tralasciare se si ha voglia di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.
ALTRO DA VEDERE:
L’intero territorio di Castelvetere sul Calore costituisce una meta di interesse naturalistico e paesaggistico. L'abbondante vegetazione consente ai visitatori di godere di aria salubre e di effettuare piacevoli passeggiate in assoluta serenità.
MANIFESTAZIONI:
Madonna delle Grazie - 28 Aprile e 2 Luglio
Festa di Sant'Antuono - accensione di falò in diversi punti del paese; gli abitanti preparano i piatti tradizionali per le strade, dove imbandiscono allegre tavolate - 16/17 gennaio
Carnevale Castelveterese
Sagra della maccaronara - agosto

Comune di Montemarano

Comune di MONTEMARANO (Av)
Distanza da Castelvetere 4,1 Km – tempo di percorrenza 8 minuti.
COME ARRIVARE:
IN AUTO: da Avellino: il Comune è raggiungibile attraverso la strada 7 Ofantina, uscita Montemarano. Da Castelvetere, procedere in direzione sud-ovest verso SP ex SS407, proseguire, quindi, su SS7.
IN TRENO: la stazione ferroviaria più vicina è a circa 9 km dal centro urbano.
COSA VISITARE:
Montemarano conserva intatta la struttura del centro storico, con le viuzze e i vicoli che inaspettatamente offrono al visitatore panoramici scorci sulle ampie vallate sottostanti.
La Montemarano longobarda venne distrutta nel 1138 da Ruggero il Normanno; fu, di conseguenza, ricostruita ed ancora oggi conserva caratteristiche strutturali della città medievale di epoca normanna, circoscritta sul monte omonimo e dominata dall’antico castello.
Quest’ultimo, privo delle mura di cinta e delle torri in quanto trasformato in dimora privata nel XVIII sec., presenta a pian terreno la struttura originaria, impreziosita da un imponente portale.
Passeggiando per le vie del paese si possono ammirare vari palazzi gentilizi, di epoche e stili diversi, tutti ben conservati.
La Chiesa del Cuore di Gesù, ubicata in piazza Mercato, è stata oggetto di un accurato restauro; al suo interno è collocato un museo permanente di paramenti sacri.
Da segnalare anche un piccolo museo, all'ingresso del paese, nel quale viene documentata la storia del Carnevale.
CONSIGLI UTILI:
Montemarano è, a ragione, definita “città del vino”, in quanto il suo territorio è inserito nel D.O.C.G. del “Taurasi” e come tale vengono commercializzati sia l’uva che il vino. È il posto ideale per gustare ed acquistare il rosso denominato aglianico (quello di una nota casa vinicola del luogo nel 2006 è stato proclamato miglior rosso d’Italia dalla guida “I tre bicchieri” di Gambero Rosso e Slow Food).
ALTRO DA VEDERE:
La Sorgente Baiardo, nell’omonima contrada, è stata scoperta durante dei lavori di scavo circa 60 anni fa.
MANIFESTAZIONI:
Carnevale - Dal 17 gennaio, ricorrenza di S. Antonio Abate, fino alla domenica successiva al Martedì Grasso, i montemaranesi danzano in processione per le vie del paese suonando le naccchere e coinvolgendo anche turisti e visitatori. La partecipazione di tutto il paese è una delle caratteristiche di quest’evento;
Festa dell'emigrante - agosto
La sagra del vino - fine settembre / inizio ottobre
Sagra delle castagne - metà novembre
In occasione di ogni evento segnalato si potrà assistere e partecipare al ballo della “montemaranese”, tarantella di antichissima origine che nasce a scopo mistico terapeutico per scacciare gli spiriti maligni.